Nella storia dell’uomo, è stato il primo latte ad essere munto, ma è solo negli ultimi anni che se ne stanno riscoprendo le importanti qualità. Rispetto al latte vaccino, infatti, il latte di capra è più digeribile perché contiene acidi a catena media e corta che non influiscono sui livelli di colesterolo nel sangue. È particolarmente ricco di sali minerali, come calcio e potassio, e vitamine fra le quali la B12, utile per l’equilibrio del sistema nervoso. Inoltre, contiene una buona percentuale di Taurina, un aminoacido indispensabile per la sintesi della bile, importante per il benessere della vista e buon alleato nel contrastare il processo di invecchiamento
I formaggi di capra sono ricchi di fermenti lattici, il che li rende più adatti a favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale da cui dipende, non solo la funzionalità digestiva, ma anche il benessere generale dell’organismo. Per questo sono spesso consigliati a chi soffre di gonfiore e disturbi intestinali. Inoltre, essendo particolarmente saporiti, sono più adatti a chi deve controllare l’introito calorico perché tendono a saziare maggiormente rispetto ai formaggi di latte vaccino.
L’apporto calorico dei formaggi di capra, come di tutti i formaggi in generale, varia notevolmente in base alla stagionatura.
100 grammi di caprino fresco apportano in media 230-260 calorie, mentre la stessa quantità di un caprino stagionato può apportarne fino a 320-340. Con la stagionatura, infatti, il formaggio perde buona parte dell’acqua presente nell’impasto a favore di grassi e nutrienti. Chi presta attenzione alla linea deve quindi considerare anche le calorie degli eventuali – e gustosissimi – abbinamenti come miele, marmellata, noci ecc.